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Luglio 22, 2019Hai cercato rimodellamento vaginale e vuoi saperne di più? Ecco le informazioni che ti servono per conoscere a fondo questo intervento di chirurgia intima sempre più richiesto anche nel nostro paese.
Che cos’è il rimodellamento vaginale e a cosa serve
L’intervento rientra nell’ambito della chirurgia intima femminile e consiste nella modifica della forma della vagina e nel suo rimodellamento. Si tratta di un intervento sempre più diffuso e ad oggi sono numerose le donne che hanno gettato alle spalle inibizioni e tabù.
L’operazione ha lo scopo di ringiovanire la vagina che nel tempo, a causa di diversi fattori, ha perso elasticità oppure non è più esteticamente perfetta.
Non ci sono limiti di età per sottoporsi all’intervento, visto che non conta tanto l’età quanto la presenza di disturbi come secchezza, irritazioni, atrofia etc. In generale, è possibile comunque dire che il ringiovanimento vulvare viene richiesto soprattutto dalle donne che hanno oltre 35 anni che hanno avuto almeno un parto naturale. Tuttavia, per essere certe di poter ottenere i risultati desiderati bisogna affidarsi ad un chirurgo esperto.
I chirurghi di Milano e provincia sono specializzati in interventi di chirurgia intima e garantiscono alla paziente un intervento eseguito a regola d’arte.
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Quando sottoporsi ad rimodellamento vaginale
Vi sono delle situazioni il rimodellamento della vagina si presenta come la sola soluzione possibile per risolvere determinati problemi. L’intervento è richiesto da donne che:
- Presentano piccole labbra lunghe tanto da dare fastidio nei rapporti
- Avvertono un disaggio psicologico estetico
- Dopo il parto la vagina è meno tonica
- La vagina è diventata eccessivamente dilatata con la menopausa
- Che desiderano rimpolpare grandi e piccole labbra atrofiche.
Come funziona l’intervento di rimodellamento
L’intervento di rimodellamento è indicato nella donna in cui la vagina ha perso la sua elasticità dopo le gravidanze o magari ha perso tono dopo la menopausa.
Questo intervento prevede una restrizione del canale vaginale e consente di raggiungere l’orgasmo grazie al maggiore attrito che si procura durante l’atto sessuale.
Dunque, la finalità dell’intervento è sia estetica che funzionale e si pone comunque l’obiettivo di togliere un pesante disagio nelle donne.
L’intervento non è invasivo e grazie alle tecniche odierne viene eseguito senza pericoli e in brevissimo tempo. Spesso viene anche associato ad altri interventi di chirurgia intima.
La vagina ristretta, il rimodellamento del pube, una migliore posizione del clitoride, la correzione delle piccole labbra asimmetriche portano una ventata di giovinezza nelle donne.
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Tecnica all’avanguardia per il rimodellamento della vagina
La scelta della tecnica chirurgica viene sempre fatta dallo specialista che deve eseguirlo.
La recente tecnologia Hifu permette di rassodare il canale vaginale in modo assolutamente indolore e non invasivo.
Grazie agli ultrasuoni focalizzati ad alta intensità, che lasciano integra la mucosa vaginale, colpiscono i tessuti ad una profondità di 3 mm e 4.5 mm.
In questa maniera i tessuti stessi affrontano un processo rigenerativo che rassoda e ringiovanisce il canale vaginale. Il trattamento ha anche assicurato ottimi risultati nel trattare l’incontinenza urinaria.
Per eseguire l’intervento la paziente viene preparata con un camice, viene fatta accomodare in un lettino operatorio appositamente preparato e le viene praticata l’anestesia.
L’anestesia può essere locale o generale, a seconda dell’entità dell’intervento da eseguire.
La durata dell’operazione è di circa 20 minuti e la paziente ha un recupero più rapido.
Altre tecniche chirurgiche per il rimodellamento
Le tecniche chirurgiche per effettuare un intervento di rimodellamento della vagina sono diverse, ecco le più diffuse.
- Tecnica di chirurgia ricostruttiva
E’ indicata da eseguire in seguito alla rimozione chirurgica o al trattamento di radioterapia di un tumore e ascesso sulla vagina
- Chirurgica Mclndoe
È indicata quando vi è la necessità di trapiantare tessuto omologo
- La tecnica chirurgica con uso di un catetere foley (vaginoplastica a palloncino)
E fra le tecniche di chirurgia che sono in grado di creare una vagina dal nulla
- Tecnica chirurgica di Vecchietti
È consigliata nella cura dell’agenesia Mülleriana.
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Decorso post operatorio
L’intervento di rimodellamento della vagina può durare una o due ore, in base al caso da trattare e al risultato che si vuole ottenere. Per far sì che l’intervento si svolga al meglio è indispensabile affidarsi a professionisti della chirurgia intima.
Gli esperti di chirurgia plastica Milano e provincia sono adeguatamente preparati e qualificati per assicurare al soggetto interventi eseguiti correttamente. Lo specialista che deve eseguire l’operazione valuta la sua situazione già nella visita preliminare e concorda con il paziente la tecnica più adeguata.
Il chirurgo prepara la paziente nella procedura di rimodellamento e una volta eseguito l’intervento fornisce tutte le indicazioni sull’iter da seguire. Il ringiovanimento vaginale non prevede una convalescenza lunga e in breve si può tornare alle attività lavorative.
Dopo l’intervento si avverte una sensazione di dolore a livello della vagina, ma può essere gestito facilmente con gli antidolorifici. Si tratta infatti di un dolore temporaneo che scompare dopo alcuni giorni. E’ fondamentale astenersi dall’attività sessuale per almeno quattro settimane.
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In conclusione
L’intervento di rimodellamento vaginale è tra i più richiesti degli ultimi anni nell’ambito della chirurgia intima.
E’ importante non sottovalutare mai la scelta del chirurgo a cui affidarsi a professionisti del settore, che operano in centri autorizzati e sicuri. Anche se non si tratta di un intervento invasivo, interessa comunque una zona del corpo molto sensibile e delicata.
Ecco perché è necessario affidarsi soltanto a professionisti qualificati ed accreditati per poter effettuare l’intervento nella più totale sicurezza. Durante la visita il medico effettua un’analisi ginecologia per valutare il livello di atrofia e individuare i motivi che spingono la paziente la paziente al trattamento.
Sempre nel corso della visita il medico cerca di capire se vi sono delle controindicazioni all’intervento e valuta la procedura migliore per eseguirlo. La prima visita è dunque molto importante per la paziente ed è utile anche per affrontare al meglio l’intervento dal punto di vista psicologico.
Qualsiasi dubbio o incertezza in questa fase possono trovare la risoluzione e la paziente acquisisce maggiore consapevolezza grazie alle informazioni fornite dal chirurgo. Il dialogo e l’intesa instaurata fra specialista e paziente sono una componente fondamentale per far riuscire al meglio l’intervento.